Il senso della vita di Emma

Fausto Paravidino, tra le firme più rilevanti della drammaturgia italiana e internazionale, ha scritto per il Teatro Stabile di Bolzano Il senso della vita di Emma, romanzo teatrale di una famiglia che va dagli anni sessanta - quando i genitori di Emma si conoscono - fino ai giorni nostri. Una fitta rete di relazioni tra due famiglie di amici tracciano l’aff resco di quattro decenni di vita italiana. Il tratto pungente e affi lato con cui Paravidino modella i personaggi attraverso i dialoghi, dà vita a un racconto che parla di arte, politica, terrorismo, relazioni, ecologia e scelte. «Siamo all’opening di una galleria, tra i quadri c’è il ritratto di una donna: Emma. Di lei conosciamo solo la sua faccia dipinta. Quanto dobbiamo sapere del soggetto per apprezzare l’opera?» con questa rifl essione Paravidino ci introduce alla storia di Emma, raccontata e agita dalle persone della vita di Emma: la madre, il padre, il fratello, la sorella, gli amici dei genitori, il parroco, una vicina... ma non da Emma. «Emma non parla, perché Emma è scomparsa. Emma è scomparsa volontariamente e le persone della vita di Emma si chiedono perché Emma abbia fatto come sua madre quando era incinta di lei. Allora era scomparsa, era scomparsa perché non sopportava più la sua vita ma sapevano tutti dov’era: era da Clara e da Giorgio, i suoi amici. Emma invece nessuno sa dov’è. Sanno che non ha più il profilo Facebook né il telefono e sanno che è stata avvistata in Kosovo e che ci sono due persone che ricevono notizie di lei. Sanno che sta bene. E che, prima cali la tela, tornerà». Del cast dello spettacolo fanno parte anche otto attori della Compagnia Regionale 2017, iniziativa di Teatro Stabile di Bolzano, Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento e Coordinamento Teatrale Trentino, volta a una dare vita a una compagnia teatrale professionale della regione Trentino Alto Adige attraverso il confronto con i grandi nomi del teatro contemporaneo.

di Fausto Paravidino
regia Fausto Paravidino
scene Laura Benzi
costumi Sandra Cardini
luci Lorenzo Carlucci
musiche Enrico Melozzi
maschere Stefano Ciammitti
con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Eva Cambiale, Jacopo Maria Bicocchi, Angelica Leo
e con (in ordine alfabetico) Gianluca Bazzoli, Giuliano Comin, Giacomo Dossi, Marianna Folli, Veronika Lochmann, Emilia Piz, Sara Rosa Losilla, Maria Giulia Scarcella

produzione TEATRO STABILE DI BOLZANO, CSC CENTRO SERVIZI CULTURALI S. CHIARA TRENTO, COORDINAMENTO TEATRALE TRENTINO

 

 

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