La tempesta
Un’isola sperduta nel Mediterraneo, un padre (Prospero) che cerca attraverso la magia di recuperare il suo ducato perduto, una figlia che non ha mai visto altri esseri umani all’infuori di lui, uno spirito dell’aria, un mostro deforme. Alessandro Serra, autore di un teatro materico e ancestrale, dirige "La tempesta", capolavoro di William Shakespeare.
Scrive Serra nelle sue note «Ne La tempesta il sovrannaturale si inchina al servizio dell’uomo, Prospero è del tutto privo di trascendenza, eppure con la sua rozza magia imprigiona gli spiriti della natura, scatena la tempesta, e resuscita i morti. Ma sarà Ariel, uno spirito dell’aria, ad insegnargli la forza della compassione, e del perdono […]. Su quest’isola-palcoscenico tutti chiedono perdono e tutti si pentono ad eccezione di Antonio e Sebastiano […]. Il fatto che Prospero rinunci alla vendetta proprio quando i suoi nemici sono distesi ai suoi piedi, ecco questo è il suo vero innalzamento spirituale, il sovrannaturale arriva quando Prospero rinuncia a usarlo come arma. Ma il potere supremo, pare dirci Shakespeare, è il potere del Teatro. La tempesta è un inno al teatro fatto con il teatro la cui forza magica risiede proprio in questa possibilità unica e irripetibile di accedere a dimensioni metafisiche attraverso la cialtroneria di una compagnia di comici che calpestano quattro assi di legno […]. Qui risiede il suo fascino ancestrale, nel fatto cioè che tutto avviene di fronte ai nostri occhi, che tutto è vero pur essendo così smaccatamente simulato, ma soprattutto che quella forza sovrumana si manifesta solo a condizione che ci sia un pubblico disposto ad ascoltare e a vedere, a immaginare, a condividere il silenzio per creare il rito. L’uomo avrà sempre nostalgia del teatro perché è rimasto l’unico luogo in cui gli esseri umani possono esercitare il proprio diritto all’atto magico».
di William Shakespeare
traduzione e adattamento Alessandro Serra
regia, scene, luci, suoni, costumi Alessandro Serra
con (in o. a.) Alessandro Burzotta, Andrea Castellano, Vincenzo Del Prete, Massimiliano Donato, Salvo Drago, Jared McNeill, Chiara Michelini, Maria Irene Minelli, Valerio Pietrovita, Massimiliano Poli, Marco Sgrosso, Marcello Spinetta
collaborazione alle luci Stefano Bardelli
collaborazione ai suoni Alessandro Saviozzi
collaborazione ai costumi Francesca Novati
maschere Tiziano Fario
consulenza linguistica Donata Feroldi
produzione TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO NAZIONALE / TEATRO DI ROMA – TEATRO NAZIONALE / EMILIA ROMAGNA TEATRO ERT – TEATRO NAZIONALE / SARDEGNA TEATRO / FESTIVAL D’AVIGNON / MA SCÈNE NATIONALE – PAYS DE MONTBÉLIARD
in collaborazione con FONDAZIONE I TEATRI REGGIO EMILIA / COMPAGNIA TEATROPERSONA