La gatta sul tetto che scotta

La gatta sul tetto che scotta è un’opera scritta nel 1955 dal grande drammaturgo statunitense Tennessee Williams, che con questo testo vinse il suo secondo Premio Pulitzer. Racconta la storia della famiglia Pollitt, una ricca famiglia del Sud degli Stati Uniti che vive una profonda crisi di fronte all’imminente morte del padre, Big Daddy. La famiglia si è riunita nell’immensa proprietà terriera di Big Daddy per festeggiare il suo compleanno. In questo contesto emergono l’avidità e la debolezza dei figli, Gooper e Brick, e in particolare la situazione di quest’ultimo e di sua moglie Margaret. I due vivono un matrimonio senza intimità: Maggie è profondamente innamorata, ma Brick è distante, è da tempo un alcolizzato, e non la degna di considerazione. Durante un conflitto con Brick, Maggie dice di sentirsi come "una gatta su un tetto che scotta", decisa a non cadere giù: ha, infatti, conquistato con fatica una posizione sociale. Leonardo Lidi rilegge questo testo mettendo in luce il filo rosso che parte da Anton Čechov, passa da Tennessee Williams e si conclude con alcuni film di Woody Allen. «La società raccontata tramite la famiglia e le proprie contraddizioni, le tantissime, le tonnellate di storie d’amore, le battute che tornano e che si rincorrono tra un autore e l’altro» scrive il regista residente del Teatro Stabile di Torino. «Torno a Williams perché credo che sia l’autore più utile a comprendere l’importanza dell’analisi della società attraverso la lente famigliare. Williams utilizza il ridicolo per raccontare la tradizionale famiglia americana del Sud, la sua incapacità di avanzare, ferma in un ricordo, pronta a distruggere pulsioni sessuali “nocive” e a nascondere tutta la polvere della società occidentale sotto il tappeto».

di Tennessee Williams
traduzione Monica Capuani
regia Leonardo Lidi
con Valentina Picello, Fausto Cabra, Orietta Notari, Nicola Pannelli, Giuliana Vigogna, Giordano Agrusta, Riccardo Micheletti, Greta Petronillo, Nicolò Tomassini
scene e luci Nicolas Bovey
costumi Aurora Damanti
suono Claudio Tortorici
assistente regia Alba Maria Porto

produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, TSV – Teatro Nazionale

durata: 105 minuti 

Spettacolo con luci stroboscopiche

22.01 2026
20:30
Bolzano Sala Grande Teatro Comunale
23.01 2026
19:00
Bolzano Sala Grande Teatro Comunale
24.01 2026
19:00
Bolzano Sala Grande Teatro Comunale
25.01 2026
16:00
Bolzano Sala Grande Teatro Comunale

Un uomo e una donna seduti per terra. Lui guarda in avanti, lei gli sta parlando

ph. Luigi De Palma

Persone che si divertono attorno a un tavolo con una tovaglia bianca. Davanti al tavolo una donna è sdraiata per terra e piange

ph. Luigi De Palma

Un uomo e una donna vicini. Lui le tiene la mano sulla bocca

ph. Luigi De Palma

Due uomini discutono. Uno sta indicando all'altro una direzione

ph. Luigi De Palma

Una donna in piedi, guarda da un lato e ride

ph. Luigi De Palma

Un uomo e una donna seduti per terra. Lui guarda in avanti, lei gli sta parlando Persone che si divertono attorno a un tavolo con una tovaglia bianca. Davanti al tavolo una donna è sdraiata per terra e piange Un uomo e una donna vicini. Lui le tiene la mano sulla bocca Due uomini discutono. Uno sta indicando all'altro una direzione Una donna in piedi, guarda da un lato e ride

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