Brattaro. Mon Amour
La periferia semiseria
Nemo profeta in patria? Questa volta no.
Responsabilità, impazienza, felicità, creazione, paura. É difficile elencare tutte le sensazioni che ho provato dal momento in cui Walter Zambaldi mi ha proposto di debuttare come regista al Teatro Stabile della mia città. Proposta che ovviamente ho accettato con molto orgoglio. Debuttare succede solo una volta nella vita. Il debutto è un inizio, e iniziare da Bolzano dove sono nato e cresciuto, è sicuramente un’occasione unica. Ho lasciato Bolzano per fare esperienza, per conoscere cosa succede fuori e imparare. Tornare adesso come regista è un grande onore e una possibilità unica per mostrare quello che ho da dire.
La sfida è grande, con me stesso ma soprattutto con la città, dal momento che il testo che metteremo in scena sarà un testo inedito, ancora in fase di scrittura per mano di Paolo Cagnan, col quale sto lavorando per rappresentare un tema difficile ma interessante come la realtà della città periferica. In particolar modo la periferia di una Bolzano inedita, pasoliniana e felliniana allo stesso tempo.
Una responsabilità dunque, che riguarda un debutto ma anche la possibilità di raccontare alla mia città la “ Città” con tutte le sue peculiarità, incongruenze ed emozioni. Far conoscere gli abitanti e la società di cui facciamo parte, con i loro passati e presenti unici da svelare.
di Paolo Cagnan
regia e scene Andrea Bernard
costumi Elena Beccaro
disegno luci Maurizio Macioce
interpreti Fulvio Cauteruccio, Karoline Comarella, Fulvio Falzarano, Günther Götsch, Paolo Grossi, Dario Spadon, Irene Villa