Scandisk
Vitaliano Trevisan, prematuramente scomparso nel 2022, è stato uno dei protagonisti assoluti del panorama letterario di questi ultimi venti anni con la sua raffinata scrittura-bisturi che ha fatto emergere con nitore e crudezza il lato più scuro dell’immaginario della sua terra d’origine. Nelle sue opere Trevisan si è insinuato nelle pieghe del Nordest, mettendo in luce, con il suo stile tagliente, come il mito del lavoro non riesca ad esaurire il nostro essere nel mondo.
Scandisk è il primo testo della trilogia teatrale Wordstar(s), composta fra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio. Scandisk è il programma informatico che controlla i file e i cluster danneggiati nell’hard disk del computer, una scansione superficiale di una memoria fissa. Protagonisti di questa tragicommedia di contemporanea umanità sono alcuni operai che escogitano un piano che dovrebbe permettere loro di cambiare radicalmente vita, eliminare gli errori, fare tabula rasa. È un’umanità del tutto inedita quella che Trevisan mette al centro delle azioni, la drammaturgia mette in atto un’operazione di “scarnatura” del dire e dell’agire senza precedenti nel panorama della letteratura italiana. Trevisan ritrae la vita così com’è, senza retorica né autocompiacimento, e forse per questo spesso ci fa ridere: la livida comicità che è generata dal ritratto dal vero della nostra ordinaria quotidianità.
di Vitaliano Trevisan
regia Jacopo Squizzato
con Mauro Bernardi, Beppe Casales, Jacopo Squizzato
scene e costumi Alberto Favretto
musiche e sound design Andrea Gianessi
disegno luci Tiziano Ruggia
sguardo sul movimento Michela Lucenti
assistente alla regia Katia Mirabella
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
un ringraziamento a Enrico Mitrovich e Livio Pacella
durata: 110 minuti