L'occhio invisibile
Lei è una ragazza che ha appena subito un furto in casa, perché sprovvista di allarme, Lui è l’installatore di Super-Sure, l'Allarme Casa numero 1, scelto già da oltre un miliardo di clienti nel mondo. Super-Sure sta letteralmente conquistando il mondo con offerte incredibili, perché è il sistema di sorveglianza definitivo: protegge, previene, controlla. Cedi la tua privacy e avrai sicurezza, libertà e salute. Lei, Lui e Super-Sure sono i tre protagonisti di L’occhio invisibile, spettacolo che nasce dall’incontro tra la società contemporanea con i nuovissimi sistemi d’allarme che promettono sicurezza e protezione in cambio della cessione dei dati e del controllo, e l’utopia distopica di 1984 di George Orwell. In un mondo in cui la percezione della sicurezza è la prima preoccupazione di tutti, in cui i furti, le rapine e i delitti sono diventati l’incubo di ciascuno, la cosa più importante è sentirsi protetti. Ma c’è bisogno anche di una sicurezza spirituale e psicologica, intorno alla quale si costruiscono barriere di linguaggio e di espressione, per proteggere la sensibilità di ciascuno. È molto più importante la percezione di sicurezza che non la sicurezza effettiva. Se tutto è marketing, anche la propria incolumità è merce da vendere e comprare. L’insicurezza è il motore per tenere sotto controllo le persone, attraverso la paura. Scritto da Gian Filippo Maria Falsina e Alberto Oliva, “L’occhio invisibile” ha come tema centrale l’illusoria scelta di libertà nel decidere di farsi sorvegliare nella speranza di sicurezza. Il testo ha vinto il premio Fantasio 2024 per la capacità di attualizzare in modo originale e coerente il messaggio di Orwell, con la sottolineatura di scenari inquietanti legati al controllo invasivo della vita pubblica e soprattutto privata delle persone.
progetto e regia Alberto Oliva
testo Gian Filippo Maria Falsina, Alberto Oliva
con Gea Rambelli, Gian Filippo Maria Falsina
produzione TeatroE Compagnia Teatrale
durata: 60 minuti