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Peachum. Un'opera da tre soldi
“Peachum. Un’opera da tre soldi” è uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Paravidino e liberamente ispirato a L’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht, una produzione del Teatro Stabile di Bolzano e del Teatro Stabile di Torino / Teatro Nazionale.
L’opera da tre soldi, l’opera teatrale più rappresentata e conosciuta di Brecht venne messa in scena prima assoluta 1928 rifacendosi alla Beggar’s Opera di John Gay del XVIII secolo. A quasi cento anni di distanza, Paravidino presenta un testo quanto mai attuale, grazie soprattutto alla sua forte natura critica verso la società. «Peachum è una figura del nostro tempo più ancora che del tempo di Brecht: dipende dal denaro senza neanche prendersi la briga di esserne appassionato, non è avido, non ambisce a governare il denaro, è governato dal denaro» sostiene l’artista. «In questa nuova Opera da tre soldi succede quello che succede nell’Opera da tre soldi di Brecht, nel Sogno di una notte di mezza estate, in Otello e in moltissime fiabe: a un padre portano via la figlia.
Il padre la rivuole. Brecht ci dice che la rivuole perché gli hanno toccato la proprietà, non altro. Ci domandiamo se c’è altro da toccare in un mondo dove sembra esista solo proprietà. Le avventure e disavventure che Peachum incontrerà nello sforzo di riprendersi la figlia saranno un viaggio in un mondo fatto di miserie: la miseria dei poveri, la miseria di chi si vuole arricchire, la miseria di chi ha paura di diventare povero. La guerra dei ricchi contro i poveri non è mai stata così feroce».
scritto e diretto da Fausto Paravidino
regia Fausto Paravidino
scene Laura Benzi
costumi Sandra Cardini
luci Gerry Buzzanca
musiche Enrico Melozzi
maschere Stefano Ciammitti
video Opificio Ciclope
con Rocco Papaleo, Fausto Paravidino
e con (in ordine alfabetico) Romina Colbasso, Marianna Folli, Iris Fusetti, Davide Lorino, Daniele Natali
Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale