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Europa Cabaret
L’Europa su Marte di Roberto Cavosi
La Diva Europa di Michele De Vita Conti
Si riconoscono molti elementi sperimentali nelle voci impegnate nelle due commedie inedite che formano “Europa Cabaret”, spettacolo inaugurale dell’ultima stagione curato da due distinti registi (Serena Sinigaglia e lo spagnolo Carlos Martin), che guidano una compagnia formata da attori appartenenti agli enti promotori (oltre allo Stabile, Vereinigte Bühnen Bozen e Patronato Municipal Artes Escénicas y de la Imagen e Teatro del Temple di Saragozza). Il cast plurilingue è composto da Fabio Bussotti, Milutin Dapcevic, Rufin Doh, Balbino Lacosta, Maria Pilar Perez Aspa, Marcela Serli, Karin Verdorfer e Sandra Zoccolan. Le due opere accorpate condividono la visione dell’Europa declinata nel linguaggio graffiante e ironico del cabaret associato a una serie di personaggi scelti dal calderone della Storia. Questo a partire dal primo testo, “Europa su Marte” di Roberto Cavosi che presenta una serie di gustose scene animate da uomini con le loro sfumature grottesche e anche demenziali, con le loro manie e i loro disturbi mentali e fisici che interferiscono non poco con le corrispettive idee o concezioni di Europa. Così si incontrano il vecchio Kant malato di Alzheimer, oppure Luigi XIV alle prese con le fistole o il capriccioso e infantile Eichmann, nonché il ridicolo Voltaire e l’affebbrato papa Pio II.
Il protagonista del secondo testo, “La Diva Europa” di Michele de Vita Conti, è un Cristo molto particolare a colloquio con gli dei capeggiati da Zeus. Si parla in modo tragicomico e surreale di tematiche legate ai fenomeni migratori per affrontare i quali si inventano un percorso alternativo a quelli noti e si decide una nuova meta-utopia: la inospitale Groenlandia resa più mite dal surriscaldamento globale, in attesa dei miracoli di Cristo per una sua migliore abitabilità.
“Europa Cabaret”. “L’Europa su Marte” di Roberto Cavosi. “La Diva Europa” di Michele De Vita Conti. Regia Serena Sinigaglia e Carlos Martìn. Scene Maria Spazzi. Suono Roberta Faiolo. Costumi Katarina Vukcevic. Con Fabio Bussotti, Milutin Dapcevic, Rufin Doh, Balbino Lacosta, Maria Pilar Perez Aspa, Marcela Serli, Karin Verdorfer, Sandra Zoccolan.
Assistente alla regia Daniela Arrigoni, direttore di scena Tonino Lioi, capo elettricista Gerardo Buzzanca, fonici Silvia Laureti, Marcello Gori, sarta Marika Scroppo, assistente costumista Riccardo Filograna, assistente scenografa Erika Giuliano, assistente scenografa e attrezzeria Marina Conti, scene Associazione Culturale Fattoria Vittadini, costumi Schneiderei Vereinigte Bühnen Bozen, Marika Scroppo, Laboratorio ATIR, Milano, consulenza storica e linguistica Friederike Wrobel. Teatro Stabile di Bolzano, stagione 2019/2020