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NASO D’ARGENTO
testo e regia Soledad Nicolazzi
disegni di Dora Creminati
produzione e compagnia Stradevarie /Campsirago Residenza
Ma la lavatrice c'è sempre stata? No, doveva esserci un tempo in cui i panni si lavavano a mano. Un tempo lontano da cui prende il via la storia delle tre protagoniste, ragazzine coraggiose che si ribellano alla vita monotona del lavare i panni dalla mattina alla sera e vanno incontro alla loro avventura. Ispirato dalle “Fiabe Italiane” di Italo Calvino una narrazione scoppiettante e coinvolgente: in scena una fisarmonica, un cestino, una piccola sedia e un'attrice che stende calzini spaiati. Dovessi anche servire il diavolo voglio andarmene via di casa! Così comincia la storia, una versione popolare di Barbablù. Popolare e ridanciana, perché qui, il diavolo è vanitoso e un po' tonto. E le tre ragazzine, con furbizia, un po' di fortuna e gran spasso di tutti i bambini, la fanno in barba al satanasso. Come nella tradizione orale, tutti partecipano alla narrazione: i bambini sono invitati a cantare, a inventare pezzi di storia, a entrare brevemente nella parte di uno dei personaggi. È una storia per i piccoli spettatori ma, come spesso accadeva nelle narrazioni corali, coinvolge genitori e nonni. Parla ai ragazzini di un mondo che non c'è più eppure che riaffiora ancora nei nostri modi di dire, nei nostri atteggiamenti, nel nostro immaginario.